Prevenzione: meglio iniziare bene!

Nella vita di tutti i giorni siamo bombardati ovunque da una parola: prevenzione.

In tv non c’è spot pubblicitario che non tiri in ballo la nostra salute (fitosteroli che abbassano il colesterolo, prodotti addizionati di calcio, di omega tre, burro senza colesterolo, grassi non idrogenati,ecc…), le riviste salutistiche ormai non si contano più, il nostro medico di base ci riempie la testa di numeri tra HDL ed LDL, valori della pressione arteriosa e glicemia; ma alla fine ‘sta prevenzione che cos’è?

MedicinaIn medicina, ci sono diversi livelli di prevenzione:

La prevenzione PRIMARIA è il riuscire ad evitare lo stato di malattia, ed è quella che si dovrebbe perseguire in modo prioritario;

La prevenzione SECONDARIA è semplicemente una diagnosi precoce, cioè ci si accorge di alterazioni dello stato di salute allo stadio iniziale, così da permettere una cura con relativa guarigione ( è quella che promuovono i medici di base).

Esistono poi anche una prevenzione terziaria e quaternaria, ma, riguardando le complicanze e le recidive, non le prenderei in considerazione, perché ormai la malattia è già da tempo conclamata.

La prevenzione secondaria oggigiorno è già di casa: tra Pap-Test, mammografie ed esami ematochimici periodici siamo bene o male tutti inseriti in questo tran tran di accertamenti di routine.

Ma la prevenzione primaria come si fa? Chi ce la insegna? Si può fare?

Ebbene sì, si può fare ma non ce la insegna nessuno, è lasciata alla nostra libera iniziativa ed è la più importante, perché dipende quasi completamente da noi!

Purtroppo e/o per fortuna non ce la può imporre nessuno. Nessuno può dirci cosa mangiare, quanto muoverci, con chi comunicare, quanto ridere e scherzare, dove vivere, quali ambienti evitare, insomma che stile di vita adottare per far sì che il nostro organismo non si ammali, anche se qualche indicazione potrebbe essere inserita in ambito scolastico.

puzzleNon è vero che la fatalità ha il sopravvento: noi siamo il risultato di ogni singola azione che compiamo ogni giorno in tutti i campi: alimentare, comportamentale, sociale, psichico e fisico; esattamente come un puzzle compone il disegno completo, così le nostre azioni costruiscono o demoliscono la nostra salute.

Sicuramente non si può garantire la salute al 100%; per questo dico “proviamo a prevenire”, perché se la genetica ci mette lo zampino è come lottare contro i mulini a vento; ma si tratta comunque di casi rari.

Insomma, il nostro ruolo nella prevenzione primaria deve essere attivo ed il più importante, perché se riusciamo ad evitare che i nostri valori di colesterolo “cattivo” o di trigliceridi siano troppo elevati evitiamo anche di prendere quei farmaci che ci aiutano ad abbassarli, con tutti gli eventuali effetti collaterali che ne derivano, anche se solo temporaneamente.

Le terapie farmacologiche funzionano, ma non sarebbe meglio non averne bisogno?

Inizia di qui un viaggio che insieme faremo alla ricerca del mantenimento di uno stato di benessere in cui faremo varie tappe che Vi permetta di autogestirvi nella prevenzione.

 

 

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