Le verità relative – Storielle zen del sabato

Per la rubrica del sabato ecco: Le verità relative:

Voglio narrarvi la storia del giovane vedovo che aveva un figlio di cinque anni.

Le verità relative_padre e figlio 500

Lo amava più della sua stessa vita.

Un giorno dovette lasciarlo a casa e uscire per affari.

Arrivarono i banditi che saccheggiarono il villaggio, lo diedero alle fiamme e rapirono il bambino.

Ritornato, l’uomo trovò la casa bruciata e, lì accanto, il cadavere carbonizzato di un bambino. Credette che fosse il figlio. Pianse di dolore e cremò ciò che restava del corpo.

Amava tanto il figlio che ne raccolse le ceneri in una borsa che portava sempre con sè.

Mesi dopo, il figlio riuscì a scappare e ritornò al villaggio. Era notte fonda quando bussò alla porta. Il padre stringeva tra le braccia la borsa con le ceneri e singhiozzava. Non aprì la porta, benché il bambino dicesse di essere suo figlio. Era convinto che il figlio fosse morto e che alla porta battesse un bambino del villaggio che voleva prendersi gioco del suo dolore.

Il bambino fu costretto ad andarsene, e padre e figlio si perdettero per sempre.

Le verità relative_porta 500

Considerazioni personali:

La Verità Assoluta è come un enorme specchio andato in frantumi. Ogni piccolo pezzo rappresenta una verità relativa. Gli uomini la cercano e quando riescono a trovarne un pezzettino, credono che esso rappresenti la Verità Assoluta. Poveri illusi. Lo stringono talmente forte tra le loro mani ed alla fine si tagliano.

Il compito di ogni Vero Ricercatore, pellegrino viandante su questo pianeta, è quello di trovare più pezzi possibili e riuscire a metterli insieme. Più pezzi collochiamo nel nostro mosaico e più vicini saremo alla Verità Assoluta.

Se ci attacchiamo a un’idea (verità relativa) e la riteniamo la Verità Assoluta, non potremo mai aprire la mente e non riusciremo mai ad accogliere altre parti di Essa.

In effetti, cari amici,  se ci barrichiamo dietro un dogma e lo riteniamo la Verità Assoluta, potremmo trovarci un giorno nella situazione del giovane vedovo. Pensando di possedere già la verità, non potremo aprire la mente per accoglierla, anche se la verità bussasse alla nostra porta.

E se non apri la mente non riuscirai mai a rinunciare ai pensieri. Continuerai a identificarti, seppur inconsciamente, con qualunque idea ti piova addosso credendo, soprattutto, che sia tua. Per questo motivo, libertà e meditazione sono così affini.

abbraccio di luce 600

Un abbraccio di Luce buon fine settimana per tutti

Giuseppe Bufalo

 Non cercare mai di risolvere più di un problema per volta. Alcune persone si trovano confrontati a tre tipi di problemi: quelli che ebbero, quelli che hanno e quelli che sperano di non avere. (Hale)

 

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