Federico Fellini in Canavese, strano ma vero.
A Torre Canavese c’è una via, la Viassa Felliniana, e nel percorrerla ci si perde nel tempo e nello spazio, esattamente come ci si perde quando si cammina nella nebbia fitta delle mie parti che, guarda caso, sono vicinissime a quelle del grande regista.
Sabato scorso, 11 giugno, una parte degli spettacoli di ‘Canto per la pace’, primo evento della manifestazione itinerante ‘Alla ricerca della Felicita – Innamorati del Canavese, è stato messo in scena proprio sull’antica pavimentazione di questa via, unica ed irripetibile!
Già dall’ingresso si percepisce l’eccezionalità di questo percorso che, seppur potrebbe essere ambientato ovunque, qui, grazie alla bellezza di questa via dalle pietre antiche, dai suoi affascinanti lampioni ed ancor più dai suoi tanti scorci panoramici, esercita un’attrazione veramente particolare.
Passando sotto l’arco che introduce alla Viassa, e salendo i gradini di una piccola scala, la curiosità è veramente tanta e solo dopo, nel ricordo di quel tratto, si comprende come sia quasi un rito di passaggio che dalla vita reale porta al mondo onirico e cangiante dell’incomparabile opera di Federico Fellini.
Dal sito del Comune di Torre Canavese apprendiamo che:
” Nel centro storico, lungo il percorso noto come “Viassa”, è stato ricostruito l’universo cinematografico del celebre regista italiano Federico Fellini, in un cammino che ripercorre, attraverso le immagini, i suoi film cult. Un’installazione permanente che merita di essere visitata durante la giornata o la sera, illuminata in un’atmosfera suggestiva.
La Viassa è stata inaugurata nel giugno 2009 ed è il risultato della collaborazione instaurata con il famoso scenografo Antonello Geleng e con Enrico Todi, presidente dell’Associazione Culturale Diletta Vittoria che quindici anni fa rese omaggio a Fellini con una mostra promossa da un altro grande regista del novecento, Marcello Mastroianni, nel corso della “Arte Fiera” di Bologna”.
Arrivando in cima alla scala c’è Lei, Giulietta Masina, nei panni di quella Gelsomina che Zampanò, nella sua rudezza e nel suo egoismo, non riuscì nè ad amare nè, tantomeno a proteggere. Quando guardi i suoi occhi, però, non ricordi il film ‘La Strada’ ma ricordi Lei e ti viene di pensare che, forse, il detto che recita che dietro ad un grande uomo c’è sempre una grande donna è assolutamente vero.
Dopo una serie di disegni di scene dei vari film realizzati da Federico Fellini stesso, si apre uno scenario incredibile popolato dai personaggi dei suoi film più belli ed apprezzati.
A mano a mano che cammini e cambi scenario, nel ricordo del film, cambia anche il tuo stato d’animo e moltissime sensazioni si rincorrono nel tuo essere e le emozioni che hai vissute nel guardare le pellicole ti tornano tutte, una via l’altra, in un caleidoscopio che ti fa perdere cognizione del tempo che passa e di dove ti trovi.
Ad ogni immagine ti fermi e ti perdi a sognare e ti sembra quasi di far parte della scena… ed è come se tu fossi lì, davanti alla fontana a goderti la loro compagnia in una ‘Dolce Vita’ che speri non finisca mai.
Poi, giri la testa, ed un’immagine reale ti porta ancora di più nel sogno con i colori caldi ed avvolgenti di un tramonto vero che godi grazie a questo bellissimo paese canavesano che, almeno per una volta, è stato graziato e, nonostante nubi cupe e minacciose coprissero il sereno, ha potuto esprimere senza pioggia quel suo ‘Canto per la Pace’ che ogni uomo ha nel cuore.
Termini così il percorso sotto una luna che si è già illuminata a rischiarare la notte di festa
Il momento più poetico, però, anche se ancora non lo sai, lo vivrai nel percorso della festa quando i vari momenti d’arte si stanno realizzando e tu, ripercorrendo la Viassa che hai visitato nel pomeriggio e che pensi non possa più darti altre emozioni, ti regala un momento veramente magico in cui la tua mente si perde per un attimo in una bolla di poesia che ti terrai dentro per molto ma molto tempo!… Per poter dire anche Tu: AMARCORD