A Villa Meleto le Lettere dall’India di Guido Gozzano

Le Lettere dall’India di Guido Gozzano sono state il fondamento dell’appuntamento di oggi, 26 giugno 2016, nell’evento Passage to India che, organizzato dall’Associazione Culturale Filo di Seta e patrocinato dal Comune di Agliè, grazie alla splendida ospitalità della D.sa Lilita Conrieri, è stato realizzato nella splendida cornice di Villa Meleto ad Agliè.

L’appuntamento rientra nel ricco calendario de Le rose che non colsi , il nutritissimo programma del centenario dalla morte di Guido Gozzano avvenuta a Torino nel 1916.

Questa la presentazione di Passage to India:

“Quest’ anno ricorre il Centenario della morte del poeta canavesano Guido Gozzano. Il rilievo che le sue opere hanno acquistato nel tempo rende la Passage to Indiacelebrazione per il centenario un evento non occasionale. Guido Gozzano per la sua capacità di saper filtrare attraverso l’ironia del sentimento le vicende della vita quotidiana è autore ancor oggi moderno. Per questo motivo la nostra Associazione “Filo di Seta” desidera rendere omaggio al poeta ricostruendo quelli che furono gli ambienti orientali in India, in cui visse nella primavera del 1912. Quando tra il febbraio e l’aprile del 1912 Gozzano si recò in India tenne la cronaca del suo viaggio che espresse a volte in forma appassionata ed esterna, a volte in forma intima e sofferta. Nacquero le “Lettere dall’India”, che, composte tra il 1912 e il 1913, apparvero su “La Stampa” torinese del 1914 e vennero in seguito pubblicate in volume nel 1917. Con queste immagini di terre lontane nasceva la più alta prosa di Gozzano, pur rimanendo il suo mondo poetico, anche di fronte alle immagini suggestive di orizzonti sconosciuti e non abituali, sempre collocato all’interno dei propri determinati e sicuri confini. Gozzano, descrivendo la sua esperienza di viaggio, affronta anche il tema dell’”altro viaggio”, quello della morte. Nell’affascinante scenario del giardino di “Villa Meleto”, residenza estiva del poeta Guido Gozzano, fonte di ispirazione di tante sue opere ed ora “casa museo”, ricca di molti oggetti memorie anche dei suoi viaggi, l’attore Roberto Accornero ci guiderà nel magico mondo dell’India del 1912 vista con gli occhi del poeta, attraverso letture tratte dal libro “Verso la cuna del mondo – Lettere dall’India”. Le letture verranno intervallate da presentazioni di danza classica indiana eseguiti dalla danzatrice Antonella Usai. Infine, degustazione guidata attraverso la storia, le tradizioni e la lavorazione del Masala Chai tea e di dolci tipici indiani a cura della Tea Sommelier Stefania Bruno. Il tutto proposto nel rispetto del rito più classico, con tavolini imbanditi e servizio di ceramica”.

Si è potuto assistere ad un avvenimento veramente ben organizzato in cui le aspettative Passage to Indiacreate dalla presentazione non sono certamente andate deluse.

All’arrivo i convenuti hanno trovato ad accoglierli un ambiente veramente raffinato inserito nella cornice dello splendido giardino dinanzi a Villa Meleto. I tavoli splendevano al sole ricoperti da bianche tovaglie su cui erano sapientemente state preparate le stoviglie di ceramica.

Il verde delle alte magnolie ed i fiori delle ortensie fiorite sembravano voler impreziosire il quadro incorniciato dall’azzurro del cielo.

Tutto era pronto per la Cerimonia del Tè, accompagnato da dolci tipici indiani sapientemente preparati dalla Signora Stefania Bruno che molti in zona conoscono in quanto proprietaria di Emozioni in Dettagli, la Tea Boutique di Rivarolo Canavese.

L’organizzazione impeccabile ha fatto sì che all’arrivo, chiunque avesse prenotato il suo posto, veniva subito accompagnato al suo tavolo senza attese e senza la benché minima difficoltà.

 Ad un dato momento, da lontano, una voce calda e avvolgente, ha iniziato ad echeggiare nell’aria ed un pubblico molto attento ha subito zittito il suo brusio per lasciare spazioRoberto Accornero all’attore Roberto Accornero che, nel leggere la prima lettera dall’India ha subito accentrato su di sé l’attenzione di tutti i presenti.

Il tono e l’accompagnamento della lettura, hanno istantaneamente catapultato i presenti in un mondo altro che Guido Gozzano è riuscito a ricreare magnificamente grazie alla sua bellissima prosa sognante e poetica ma con quel pizzico di ironia che ti permetterebbe di leggerlo per ore senza stancarti.

Quando, finita la lettera, la suadente voce di Roberto Accornero si è zittita, da lontano, note di tipica musica indiana hanno iniziato a diffondersi nell’aria annunciando l’arrivo in scena di Antonella Usai, la danzatrice che ha deliziato il pubblico con le sue movenze studiate ma mai inespressive e, soprattutto, con la sua mimica, concreta ma mai eccessiva, che ha accompagnato tutti i momenti di danza proposti.

Antonella UsaiI suoi passi di danza sempre sottolineati dai tanti campanelli che tintinnavano a tempo, hanno consentito di apprezzare una gestualità e movenze molto particolari che il pubblico ha dimostrato di gradire molto ed ha sottolineato con fragorosi applausi.

Insomma, uno spettacolo, se così vogliamo chiamarlo, molto ben riuscito; ogni sua parte ha formato un insieme armonico, bello, di grande valore artistico ed in grado di trasportare i presenti in un mondo veramente magico di parole, note, suoni e poesia.

Quella che il pubblico ha vissuto non è sicuramente l’India che ognuno di noi  potrebbe visitare ma è stata veramente e magnificamente rappresentata l’India vista dagli occhi, sentita dal cuore e raccontata dalle parole di Guido Gozzano.

Un pomeriggio veramente riuscito che ha lasciato il segno nell’animo profondo di chi l’ha vissuto.

Per avere più informazioni su Villa Meleto

 

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