Colpa tua, colpa loro, colpa mia… e basta, non se ne può veramente più!
Prendo spunto da un post visto su Facebook, questo:
E visto che è tratto da un ‘calendario filosofico’ chiariamo subito che la Filosofia, nella definizione dell’enciclopedia Treccani, :
“Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento”.
Il termine Filosofia deriva dal greco Philosophia che si può ancora scindere in Philo, cioè amare e Sophia, cioè saggezza quindi, la Filosofia è amore per la saggezza. e questo vuol dire che l’uomo ha sempre cercato di ritrovare in se stesso ed in tutti i fenomeni naturali il senso della vita e di se stesso.
Allora chi è un filosofo? E’ un pensatore che sull’evidenza di ciò che ritiene giusto, tenta di dare un senso alla propria ed all’altrui vita basandosi sulle proprie osservazioni di ciò che vede e sente cercandone un senso generale che possa adattarsi a tutti.
La verità assoluta, la famosa ‘Saggezza’ non è però così facile da ottenere! Anzi, poichè la mente umana è limitata, sarà difficile che qualche grande pensatore, per quanto possa avvicinarsi alla verità assoluta, riesca a farla sua fino in fondo ed a comunicarla ad altri.
Fatto questo doveroso preambolo, veniamo al perché del titolo di questo articolo scindendolo in due:
- colpa
- non se ne può più
COLPA
In ogni momento della nostra vita scegliamo qualcosa e questa scelta si basa su valutazioni che non possono essere del tutto oggettive in quanto hanno in sé tutto il nostro vissuto di questa e di altre vite.
Se è vero che esiste un karma, dev’essere anche parimenti vero che la vita ci pone di fronte a situazioni che ci permettano di mettere a frutto il nostro libero arbitrio per trovare soluzioni che ci permettano di superare una volta per tutte quella tipologia di difficoltà.
Non è sicuramente certo che si riesca a fare la scelta giusta al primo colpo, anzi, è molto probabile che prima di comprendere appieno quale sia la scelta giusta, noi si 
debba incappare in molte scelte errate ma questo equivale ad una colpa?
Ci sarebbe colpa, e di fatto moltissime volte c’è, se dietro alla scelta effettuata ci fosse l’inganno, la falsità, l’egoismo e tutte quelle motivazioni che poco hanno a che fare con l’onestà ma, se la scelta viene effettuata senza dolo e poi i risultati non sono soddisfacenti non si può certo parlare di colpa!
Così come non è giusto incolpare gli altri se le cose non vanno come vorremmo, non è giusto incolpare se stessi per l’aver fatto ciò che in quel momento ritenevamo più opportuno.
Ognuno di noi basa la propria esistenza su valori che ritiene essenziali e quindi indirizza le proprie scelte su quei valori. Se, per esempio, credo che l’onestà debba essere un valore inalienabile della mia esistenza non posso e non devo credere in via preventiva che chiunque sia disonesto e, quindi, dò fiducia sapendo già che incapperò in dolorose sconfitte dovute a chi non ritiene che l’onestà sia uno dei capisaldi su cui basare la propria esistenza. Devo sentirmi in colpa?
Il modo migliore per scoprire se ci si può fidare di qualcuno è dargli fiducia. (Ernest Hemingway)
È più vergognoso non fidarsi dei propri amici che esserne ingannati.
(François de La Rochefoucauld)Il dubbio o la fiducia che hai nel prossimo sono strettamente connessi con i dubbi e la fiducia che hai in te stesso.
(Khalil Gibran)
No, dare fiducia è il solo mezzo che si ha per comprendere se chi abbiamo di fronte è persona onesta. Devo farne una colpa a chi ha tradito la mia fiducia? No, non è colpa sua se ho deciso di rischiare.
Ma perché assumere questo rischio, direte voi… è semplice: l’alternativa sarebbe vivere blindati, difendendosi da tutti e reputando tutti disonesti ma, così facendo, si offenderebbe il senso della vita stessa che è comunione con gli altri e con la natura.
Come in tutte le cose della vita, anche in questo caso occorre trovare equilibrio e, forse, la soluzione sta nel commisurare la fiducia al grado di conoscenza che si ha dell’altro ben sapendo che, per quanto noi si possa fare attenzione, ci sarà sempre chi, per i propri scopi egoistici, carpirà e tradirà la nostra fiducia. Lasciamolo fare tanto, prima o poi, la vita stessa gli presenterà il conto e, in genere, gli interessi sono salatissimi.
non se ne puo’ piu’
Già, non se ne può proprio più di vedere che si danno per certe affermazioni che così certe non sono!
Si riporta una frase e, il più delle volte, è citazione colta di grandi pensatori, ma si evita di dire che, per quanto grande sia la mente che l’ha pensata, ogni grande frase ha in sé stessa il seme del dubbio.
Le grandi frasi, le citazioni dotte dovrebbero servire a far riflettere su quello che è il 
loro soggetto e non diventano certo leggi indiscutibili da fare proprie.
I grandi pensatori sono il motore stesso dell’evoluzione del pensiero umano ed i loro assunti non sono certo solo un mezzo da fare proprio tal quale magari solo per dire qualcosa a qualcuno senza confrontarsi seriamente con esso.
I grandi pensieri sono grandi proprio perché hanno il potere di far pensare ma se ci limitiamo a farli diventare un post sui social, forse non abbiamo compreso bene la loro valenza.
Sono certa che l’intento del calendario filosofico fosse proprio quello di stimolare, giorno per giorno, le menti dei lettori e quindi ritengo che l’impegno profuso sia rimarchevole di plauso e non è certo colpa del calendario se la superficialità ha preso il sopravvento.
Non se ne può più anche dei tanti ‘guru’. ‘maestri’ ‘santoni’ che pur prendendo a prestito pensieri di altri, non hanno l’onestà intellettuale di dire che ciò che affermano non è frutto del loro pensare ma è una loro traduzione moderna di ciò che, magari migliaia di anni or sono, qualcun altro ha detto.
Cari Nati per Sorridere, i grandi pensatori sono coloro che, intuitivamente, riescono a raggiungere quelle verità uniche e assolute che tutti noi, prima o poi, conosceremo… è solo questione di tempo!
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