Gran Finale dell’ Andar per Castelli 2017 manifestazione itinerante con tema Trovatori e Amor Cortese, venerdì 27 ottobre alle 18.00.
Ad ospitare l’evento il Castello di Pavone, monumento nazionale già dal 1981, che racchiude tra le sue pietre una storia plurimillenaria e molto intensa.
La cittadina di Pavone Canavese ha origini antiche, forse esisteva già in epoca pre-romana.
Da una fortezza circondata da numerosi ricetti, tra il IX ed l’XI° secolo nasce il castello che già in alto medioevo, era di proprietà del vescovado d’Ivrea.
Pavone è a tutt’oggi indicato come tappa dell’Antica Via Romea Canavesana su cui transitavano i pellegrini che, provenienti dal nord Europa, si recavano a Roma.
Ha forte credito, nella tradizione popolare, la convinzione che il Castello di Pavone porti fortuna così ci siamo chiesti quali possano essere le motivazioni di questa radicata convinzione delle genti del luogo.
Visitando il castello, nel bellissimo cortile interno, ci ha colto un altro ricordo: in questa zona, ed in tante altre del Piemonte, per definire un luogo che è apportatore di tante ricchezze, materiali o spirituali, si usa definirlo ‘pozzo di San Patrizio’.
San Patrizio, Patrono dell’Irlanda, è nato nel 385 ed è morto il 17 marzo del 461 dc ed è stato il fondatore del Cristianesimo Celtico volutamente poi molto limitato dalla Chiesa di Roma; praticamente ha evangelizzato l’Irlanda divulgando un Cristianesimo ispirato al paganesimo celtico.
La leggenda del pozzo pare si ispiri ad un episodio reale della vita del Santo che sembra abbia passato 40 giorni in un pozzo profondissimo da cui si aprivano le porte del Purgatorio e, chi lo raggiungeva, aveva l’opportunità di intuire e comprendere moltissime cose tornando in superficie arricchito spiritualmente.
Molti dei Trovatori di passaggio in canavese erano monaci e potrebbe essere che uno di loro in cammino verso Roma, abbia narrato la Leggenda del pozzo di San Patrizio.
Da ricordare che l’acqua era anche allora un bene indispensabile e che ogni castello e ricetto dovevano avere una fonte, soprattutto in caso di assedio e, sebbene il pozzo per come lo si vede oggi è una ricostruzione dovuta al D’Andrade sul finire del 1800, è supponibile che in quel punto, anticamente, potesse esserci un punto di approvvigionamento d’acqua.
L’acqua, in tutte le tradizioni, è rappresentazione del femminino, dell’intuito e della vita profonda e se uniamo questo al fatto che i Trovatori cantavano l’Amor Cortese, l’Amore spirituale che per mezzo dell’amore dialogico induce a raggiungere punti elevati di evoluzione personale, possiamo ipotizzare che la credenza popolare della fortuna che può essere ricercata nel castello di Pavone, derivi da un episodio di Amor Cortese avvenuto in quell’antico maniero.
Senza averne documentazione storica ma attingendo al mondo del fantastico, ci piace sognare che proprio vicino a quel pozzo possa essersi svolta la storia d’amore tra Elias Cairel e la sua Ysabel, che si può forse riconoscere nella Ysabella moglie di Corrado del Monferrato, figlio del Marchese Gugliemo V degli Aleramici e di Giuditta di Babenberg.
Una storia d’amore inquieta la loro che dopo traversie e tradimenti, si concluse con una lite furibonda da cui, però, nacque una riconciliazione.
In fondo, che si creda o no al fatto che il Castello di Pavone porti fortuna, in quel cortile e vicino a quel pozzo dev’esserci una grande corrente di energia positiva e da quel luogo si sprigiona un gran senso di serenità.
L’energia crea il pensiero ed il pensiero crea la realizzazione nel mondo materiale quindi, poco ci costa provare a credere che il nostro pensiero positivo, espresso con forza in un luogo rinomato come apportatore di buona fortuna, possa contribuire a rendere migliore il nostro futuro.
Vi aspettiamo venerdì 27 ottobre al Gran Finale dell’Andar per Castelli 2017 con la speranza che esprimendo in quel luogo i vostri desideri, i vostri sogni si realizzino portandovi tanti sorrisi!
Prenotate al numero: 339 4479683