Il lavoro su di sé è l’esperienza più straordinaria che l’esistenza ci mette a disposizione per comprendere chi siamo in essenza. Come tutti i lavori, anche questo può essere svolto solamente da chi è pronto e preparato, insomma, non tutti riescono a praticarlo e non tutti sono adatti a questo. Ma chi lo svolge, sperimenta qualcosa di assolutamente unico.
In questo momento molto particolare per l’umanità, abbiamo la possibilità di “rimanere dritti di fronte alle macerie”, ovvero imparare la centratura di noi stessi mentre siamo immersi in forze molto potenti. Svolgere un lavoro su di sé quando tutto va bene, non fa assolutamente evolvere; è come mettere un pesista e un bambino di cinque anni a confronto nel sollevamento di pesi: ti piace vincere facile!
Oggi abbiamo la possibilità straordinaria (che significa fuori dall’ordinario) di evolvere davvero. Molti sono gli spunti per l’azione. Ne consideriamo qui alcuni.
Visto che si avvicina la Pasqua, mi viene da riflettere sulla quarantena, termine che indica un isolamento per evitare il contagio. Contagio di cosa? Beh, la risposta immediata è di pensare al virus, ma chi fa un lavoro su di sé inizia a valutare altri aspetti, per esempio contagio di pensieri negativi o di azioni meccaniche, o il condizionamento da idee altrui.
A Tu per Tu con… 'Alla ricerca del Sé perduto'
9 12 2019 In questa puntata, con la splendida compagnia dell'Autrice, Serena Pattaro Tamo, presentiamo il libro 'Alla ricerca del Sé perduto', Eterne Verità Edizioni. L'amabile colloquio intercorso ci porta a comprendere meglio cosa sia questo 'Sé perduto' e, soprattutto, perché sarebbe geniale che ognuno di noi lo ricercasse in se stesso.
Pubblicato da Programma "A Tu per Tu con" su Sabato 7 dicembre 2019
Ecco che la quarantena ci induce a riflettere su questo: quanto siamo nel libero arbitrio e quanto siamo, invece, nel quieto vivere? Inoltre, la quarantena si rifà al numero quaranta, numero che indica un periodo di prove per giungere all’obiettivo prefissato. È anche collegato al numero tredici e la tredicesima carta degli arcani maggiori è La Morte, ovvero un totale cambiamento di stato interiore che uccide il vecchio e fa posto al nuovo, a una nuova vita. Continuando a giocare con i numeri, siamo nel 2020 e 20+20 fa 40.
L’isolamento ci spinge ad entrare in introspezione. In tempi remoti avveniva all’interno di una cella, oggi siamo in casa. La cella, tra l’altro buia, permetteva di concentrarsi sulle proprie emozioni e pensieri e trasmutarli in vibrazioni più elevate, permetteva di comprendere e divenire uomini nuovi. La cella era il simbolo di purificazione, ovvero una pulizia da inquinanti e tossine ma in consapevolezza.
È interessante come spesso ho sentito gente lamentarsi della mancanza di tempo per dedicarsi a se stessi, ai figli, ai propri animali, ai propri hobby, di avere poco tempo per leggere o studiare. Ebbene, in questo momento tutto questo ci viene forzatamente donato, utilizziamolo al meglio.
La mancanza di libertà che molti percepiscono oggi ci indica di imparare ad apprezzare ciò che la vita ci dona, invece di lamentarci di ciò che manca. In effetti, si percepisce il valore della presenza di una persona, un oggetto o una situazione solamente quando ci viene tolta. Quando c’era, la si considerava scontata, togliendo ogni valore. Ora, valorizziamo quello che c’è ora, non focalizziamoci su quello che non c’è.
Rimanendo sulla libertà, mi viene spontanea una domanda che, chi lavora su di sé, dovrebbe porsi: con chi e quando ho imposto la mia volontà togliendo all’altro la sua libertà? Non ti viene in mente nessuno? Pensa al tuo cane che ha bisogno di uscire, ma deve aspettare, tuo figlio che vuole giocare, perché è la sua priorità, ma tu lo costringi ad andare a letto, alle imposizioni manipolative ai dipendenti o ai coniugi, del tipo “se fai così, allora…”
A Tu per Tu con… Serena Pattaro Tamo
2-11-2019 Seconda puntata di A Tu per Tu con… in studio Serena Pattaro Tamo, libera ricercatrice di verità che ama dedicarsi al benessere psicofisico e spirituale argomenti centrali sia dei suoi molti libri editi sia dei corsi, seminari e conferenze che tiene in tutta Italia.
Pubblicato da Programma "A Tu per Tu con" su Sabato 7 dicembre 2019
Una considerazione utile è pensare alla veloce mutevolezza delle condizioni attuali: praticamente ogni giorno ci vengono date o tolte restrizioni e libertà, da un giorno all’altro abbiamo dovuto modificare le nostre abitudini.
La situazione ci sta indicando che non dobbiamo adagiarci sugli allori e delegare la nostra vita agli altri, ma impariamo ad essere duttili e valutiamo sempre ogni aspetto che potrebbe verificarsi, in modo da essere pronti.
Risvegliamo le coscienze e smettiamo di essere meccanici, di svolgere tutto per reazione alla vita. Impariamo ad esse pro-attivi, in modo da sviluppare il nostro libero arbitrio che non significa fare quello che si vuole indipendentemente dagli altri, ma significa avere la capacità di scegliere ciò che è utile fare quando si presenta una situazione oggettiva.
Ho voluto considerare questo momento dal punto di vista dell’evoluzione personale. Quanto scritto, non è da considerare sotto l’aspetto politico, economico ed etico, ma solamente come spunto per migliorare noi stessi. Il mondo lo cambiamo modificando noi stessi, non aspettando che le cose arrivino dagli altri.
Come ho scritto nel mio ultimo libro “Iniziazione al messaggio cristico”, Matteo ci propone un insegnamento straordinario del Cristo e questa frase racchiude tutto il lavoro su di sé: ogni cosa la si deve conquistare da se stessi.