Le essenze di animali selvatici sono un rimedio vibrazionale che analogamente a quelli floreali e agli elisir di gemme possono accompagnarci nello sviluppo spirituale e sostenerci durante un processo di guarigione nei vari ambiti della vita promuovendo radicamento, consapevolezza, serenità.
Ma come funzionano?
Nonostante siamo abituati a considerare come reale solo quello di cui è possibile fare esperienza con i cinque sensi ordinari, a causa della natura scettica ed empirica del genere umano, anche la scienza è alfine arrivata a confermare e a dimostrare l’esistenza degli altri piani.
Un esempio per tutti è la fotografia Kirlian che ci permette di verificare lo stato della nostra aura.
In passato già Einstein aveva ben spiegato come energia e materia sono la medesima cosa ma vibrano a livelli differenti.
La materia del corpo fisico può essere toccata ed esperita perché ha una vibrazione bassa, al contrario quella degli altri corpi essendo molto elevata non puo’ essere avvertita dai nostri sensi ordinari a meno che di particolari capacità che, almeno teoricamente, tutti possiamo sviluppare.
E’ proprio con questi corpi che le essenze di cui parliamo lavorano, trasmettendo loro informazioni benefiche, tramite vibrazioni.
Ricordiamo che quando un corpo fisico segnala una malattia, è perché l’essere nella sua interezza non è centrato ed equilibrato agli altri livelli quindi è lavorando su questi e sull’integrità dell’individuo che possiamo evitare che la malattia si manifesti.
L’attenzione quindi è posta sull’aumentare il proprio benessere piuttosto che ridurre gli effetti di un malessere.
Queste essenze fanno in modo di indirizzare la nostra energia verso un nostro squilibrio dandoci il loro supporto.
Prima di ripristinare l’integrità dell’individuo, è possibile che le essenze facciano emergere le disarmonie, i traumi irrisolti e le lacerazioni legate alle esperienze passate.
In questo modo viene letteralmente effettuata una pulizia interiore che permette in un secondo tempo di potersi colmare di rinnovata forza vitale.
Inoltre sono una valida risorsa anche nelle fasi di cambiamento di ordine pratico come un trasloco, un viaggio, l’inizio della scuola o la vigilia di un esame e possono sostenerci nello stabilire un contatto profondo con la nostra parte istintiva e naturale.
Le essenze di animali selvatici sono preparate da Daniel Mapel senza che nessun animale venga catturato o ferito, infatti il procedimento grazie al quale l’acqua riceve le informazioni vibrazionali benefiche consiste nel far fluire attraverso di sè le peculiarità della specie tramite un rituale condotto con rispetto, conoscenza e umiltà.
L’acqua così energizzata ci consente di attingere alle caratteristiche specifiche di ogni razza che diventano una risorsa valida e naturale per il benessere di persone, animali e piante.
Sottolineiamo il fatto che a differenza delle essenze floreali l’acqua pura utilizzata per creare questi rimedi non viene a contatto con alcuna parte fisica dell’animale.
Ciò nonostante è ormai comprovata la veridicità della tesi secondo la quale l’acqua risponde agli stimoli esterni e assorbe informazioni, e questo soprattutto grazie all’opera del Dott. Masaru Emoto.
Infatti sono piuttosto note le fotografie delle particelle d’acqua che lui e il suo team di ricercatori hanno studiato per anni mostrando come essa sia in grado di registrare la vibrazione di energie estremamente sottili, presentando poi una struttura morfica visibilmente diversa a seconda che siano state sottoposte a parole, brani musicali, pensieri e stati d’animo.
Le essenze di animali selvatici sono quindi molto valide, completamente naturali e tutti possono giovarne.
Non solo, associarne l’utilizzo ad altri mezzi come il simbolismo degli animali o una rappresentazione sistemica permette di amplificarne l’efficacia beneficiando delle valenze energetiche, archetipe e caratteriali di queste creature.
Flora Recalcati