Terroristi dell’anima sono quelli che pur partendo da motivazioni pregevoli ed in piena buona fede, per aiutarti, rischiano di gettarti nella spirale soffocante del rinnegare te stesso cercando di diventare ciò che non sei.
Terroristi dell’anima che, anziché far emergere i talenti di ognuno, cercano di far diventare tutti a loro immagine e somiglianza: super eroi con un delirio di onnipotenza che li porta a pensare di poter stravolgere non solo se stessi ma anche l’intima essenza di chi si rivolge loro per avere un aiuto.
Allo stato attuale d’evoluzione, non basta credere di poter riuscire a concretizzare qualcosa solo perché ci crediamo fermamente ed in un battibaleno. Se anche fosse possibile realizzare tutto ciò che vogliamo con il solo pensiero, poi, non è detto che ciò che vogliamo sia la cosa giusta per il cammino che la nostra anima si è posto in questa incarnazione.
Se ciò che vogliamo con tutto noi stessi è disallineato con ciò che la nostra anima vuole, forse potremo avere l’impressione di riuscire, per un po’, a realizzarlo ma poi, sul lungo, le antiche leggi che governano tutto e che rimettono tutto in equilibrio, si metteranno al lavoro distruggendo ciò che abbiamo creato nel nostro delirio di onnipotenza e noi piomberemo nella più cupa disperazione.
Terroristi dell’anima sono tutti quelli che ti violentano con forza e determinazione per farti divenire ciò che non sei, sono quelli che continuano a ripeterti che ‘se vuoi, puoi’ a tutti i costi anche al costo di perdere te stesso per diventare un panzer che, incapace ormai di cogliere tutti gli aspetti di sensibilità e di delicatezza in te stesso e negli altri, travolgi e distruggi chiunque incontri nel nome del tuo ‘potere’.
Parafrasando una nota pubblicità:” terroristi dell’anima, se li conosci li eviti!”
Come riconoscerli e, riconoscendoli, stargli alla larga?
Non è sicuramente facile, soprattutto se li avviciniamo in un momento di profonda crisi e se speriamo che abbiano ragione.
Alcuni segnali, però, sono sempre visibili perché, ad esempio, i terroristi dell’anima hanno una terminologia che li scopre.
Sono quelli che amano infinitamente il pronome ‘io’ e lo infilano in tutte le frasi del tipo: ‘se io dico così ci devi credere’. oppure, ‘io lo so fare meglio di te quindi guarda e impara’, oppure, ‘io so come funziona e tu ci devi credere’. Insomma, li riconoscete da come cercano di farvi il lavaggio del cervello confrontandosi continuamente con voi facendovi sentire delle nullità.
Sono quelli che non hanno parola e che non rispettano i patti e non perché non siano in buona fede ma a causa del loro delirio di onnipotenza che li porta a cambiare le carte in tavola senza neppure rendersene conto.
Sono quelli che quando vi vedono in crisi non si fermano a comprendere il vostro stato d’animo ma vanno avanti per la loro strada e non capiscono neppure che vi stanno violentando nel tentativo di distruggere ciò che siete per farvi diventare automi non più in grado di pensare ed agire in proprio. Dovete diventare come loro e ripetervi continuamente ‘voglio dunque posso’ anche quando le motivazioni del volere sono profondamente sbagliate.
Sono quelli che non hanno la pazienza di ascoltare le vostre ragioni perché partono dal presupposto che siano sbagliate senza neppure conoscerle.
“La saggezza cessa di essere saggezza quando diventa troppo orgogliosa per piangere, troppo austera per ridere e troppo piena di sé per vedere altro che se stessa.” Khalil Gibran
Il vero terapeuta, il vero formatore, il vero amico è colui che mantiene in se l’umiltà che gli permette di ricordare che anche lui può sbagliare, che i cambiamenti reali devono essere lenti e costanti e, soprattutto, che gli permette di aiutarvi con dolcezza e pazienza, rispettando uno dei grandi doni fatti all’essere umano: il libero arbitrio.
Non ho parole per esprimere il livello di condivisione di quanto spiegato in questo articolo. Mi limito pertanto a trascrive alcuni versi di Rumi :
“Io sono la Luna, dappertutto
e in nessun luogo.
Non cercarmi al di fuori,
abito nella tua stessa vita.
Ognuno ti chiama verso di sé;
Io ti invito solo dentro te stesso.”
RUMI da “Rumi Dialogo con l’Universo” pag. 233