Ma la Befana cosa c’entra con i Re Magi? Questa è la tremenda domanda a cui potreste essere chiamati a rispondere da Vostro figlio che, giustamente, ipotizza che la Befana sia la nonna dei Re Magi!
Forse, la risposta più semplice da poter dare, è che nel corso dei secoli, alla storia dell’Epifania è successo un po’ come in ‘Once Upon a Time’ (C’era una volta) la serie televisiva in cui i personaggi di tutte le fiabe più famose si trovano a vivere nel presente una nuova storia in cui collaborano uno con l’altro.
Vi sembrerà un po’ un azzardo ma provate a spiegare ad un bimbo che la Befana è un simbolo pagano pre-cristiano che poi è stato ‘cristianizzato’ con varie trasformazioni dovute al mutamento di pensiero delle varie epoche e che il raffigurarla come strega che vola sulla scopa è dovuto al pensiero dilagante del basso Medio Evo. E poi, diciamolo, non è nemmeno una strega cattiva ma è una ‘educatrice equilibrata’ che giudica il comportamento tenuto dai bambini durante l’anno e decide se portare loro carbone o dolci!
Se siete convintamente cattolici avete un’arma in più in quanto potreste dire a vostro figlio che la befana è la rappresentazione di una vecchia signora alla quale i Magi si erano rivolti per avere indicazioni sulla strada da seguire per trovare Gesù appena nato. L’anziana donna non volle aiutare i Magi ma poi se ne pentì e decise, dopo aver cucinato molti dolci, di partire anche Lei alla ricerca dei Magi e di Gesù. Strada facendo, chiedeva informazioni e, per ricompensare delle dritte ricevute, regalava un po’ dei suoi dolci ai bambini.
Questa signora anziana mi fa molta tenerezza perché non avrebbe mai potuto decidere di aiutare i Magi che, fatalmente, avrebbero dovuto arrivare da Erode. Se così non fosse stato, come avrebbe potuto il seguito del racconto arrivare alla strage degli innocenti?
Insomma, questi Magi, poi definiti Re Magi, dopo svariate peripezie, arrivarono finalmente alla grotta di Betlemme guidati da una stella cometa e, in questo almeno, potrete essere convincenti perché, se ipotizziamo i Magi come sapienti Zoorastriani, possiamo anche dire che erano astrologi sopraffini (niente a che vedere con l’astrologia degli oroscopi giornalieri, naturalmente!) in quanto l’astrologia era la scienza di chi studiava le stelle e, a quei tempi, non si distingueva ancora tra astrologia ed astronomia.
I Re Magi portarono in dono, come sappiamo, oro, incenso e mirra e qui non avrete problemi nel dire che l’oro simboleggia qualcosa di prezioso, l’incenso era un profumo che si usava nei riti e la mirra era una resina molto importante perchè impiegata anche come ingrediente di pomate lenitive.
Quando i bambini diverranno adulti, se la fortuna li assisterà, cercheranno di comprendere i simboli dell’Epifania nel loro valore più profondo scoprendo, così, che l’Epifania è la manifestazione della divinità, che i Magi sono la rappresentazione di tutti i popoli della terra che, nella loro spiritualità riconoscono il divino e che la befana era, in molte tradizioni pagane, una dea che, celebrando la morte e la rinascita della natura, volava sui campi per propiziare un futuro abbondante raccolto.