Fino al 28 settembre le ‘Anime di pietra‘ dell’artista Maria Teresa Sabatiello saranno visibili all’interno della diciassettesima edizione di OPEN, Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni inaugurata il 28 agosto parallelamente alla Mostra d’Arte Cinematografica.
La mostra, ideata e curata da Paolo De Grandis, co-curata da Carlotta Scarpa è organizzata da PDG Arte Communications in collaborazione con la Municipalità di Lido Pellestrina ed è patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero degli Affari Esteri, Regione del Veneto, Provincia di Venezia.
Più di trenta artisti internazionali, provenienti da 12 Paesi, si sono misurati con interventi site specific presso le aree pubbliche del Lido di Venezia e dell’Isola di San Servolo nell’intento di presentare i molteplici aspetti del discorso artistico in un binomio scultura-ambiente utilizzando gli spazi urbani e le aree verdi di un territorio inteso nella complessità delle sue valenze antropologiche e culturali.
L’artista Maria Teresa Sabatiello espone le sue ‘Anime di pietra‘ che armonizzano con l’ambiente in un contesto a loro particolarmente adeguato.
Peculiarità delle opere di questa valente ed affermata artista sta nel cercare di evidenziare l’anima di ciò che, erroneamente, si considera normalmente materia inanimata: la pietra.
La fisica moderna ci soccorre nel poter dichiarare che se tutto è energia, anche le pietre hanno una loro specifica essenza ed irradiano la loro influenza negli ambienti ed alle persone con cui vengono in contatto come, peraltro, confermato da millenni dall’uso di particolari ‘pietre’ nell’antica tradizione della cristalloterapia che, pur non avendo nessun riscontro scientifico, utilizza l’energia che dai cristalli si sprigiona per cercare di riequilibrare il campo energetico umano e/o quello dell’ambiente in cui vengono posti.
Grazie alla sua grande sensibilità ed al suo intuito, per creare le sue ‘Anime di pietra‘, Maria Teresa Sabatiello, viene attirata da una particolare pietra di cui sente il richiamo; tenendola in mano ne sente l’energia e prova a dare visibilità all’anima di un materiale che dai più è ritenuto silente.
Seguendo attentamente l’evolversi della forma intuisce ed immagina colori e forme che renderà visibili grazie ad una abilità innata e ad un senso del colore decisamente fuori dall’ordinario.
Le sue, sono opere che vanno guardate ma lo sguardo fisico non basta; occorre fermarsi e fissarle intensamente per poter sentire la loro voce e ciò che raccontano.
Le vibrazioni energetiche possono anche essere molto sottili e percepibili solo da animi particolarmente sensibili ma restano impresse e ben evidenziate dai colori vivaci e dalle forme decisamente forti che sono il segno inequivocabile di quest’artista.
Se volete saperne di più e non potete andare a visitare la mostra, potete accedere al suo sito.