Organizzato da Canavese Canapa con il patrocinio del Comune di Ozegna, domenica 22 aprile 2018, si è svolta la Festa della Semina ed ha avuto come argomento principale la Canapa.
Da anni si discute se l’etimologia della denominazione della zona ‘Canavese’ derivi o no dall’uso della coltivazione di questa pianta sul territorio ma, se pure di fatto pare non essere così, non si può non evidenziare come la coltura della canapa sia diffusa sul territorio da tempi antichissimi.
Per fare un esempio, si può riferire che nel blasone della famiglia dei Valperga, Signori del Canavese fin dal XII secolo, è presente una piantina di canapa tripartita su sfondo a fasce oro e rosse.
Se questo non bastasse, si può aggiungere che La più antica testimonianza della presenza della canapa in Canavese è fornita da un documento del 1165 che cita una “canavera” in Strambino.
La coltura della canapa a fini tessili era ancora diffusissima in Canavese sino alla metà del Novecento e ancora oggi si conservano le vasche in pietra dove veniva posta a macerare la canapa tra i campi e i resti di qualche opificio per la “pesta” della canapa lungo i corsi d’acqua.
La pianta della canapa, oltre ad essere molto bella, ha la particolarità di essere utile in ogni sua parte: per le fibre, per i semi. ed è
È anche ottimo alimento essendo ricca di omega 3, omega 6, acidi grassi polinsaturi tutti in proporzioni perfette per il nostro organismo, è priva di glutine e contiene tutti gli amminoacidi essenziali.
Oltretutto, la canapa è una coltura eco sostenibile, in quanto non necessita di trattamenti chimici come pesticidi o diserbanti, ha proprietà fito depurative che la rendono adatta a rimediare terreni inquinati da metalli pesanti, ha un’influenza favorevole sulla struttura del suolo rigenerando il terreno e rendendolo più fertile.
La canapa è la coltura che assorbe più CO2 (da13 a 40 tonnellate di CO2 per ettaro); un ettaro di canapa in un anno è in grado di assorbire le emissioni medie prodotte da un’automobile che percorre dalle 38 alle 119 volte la tratta Torino-Roma.
Conferenza Cannabis Terapeutica
Alle 15 si è svolto il Convegno ‘Cannabis Terapeutica’ introdotto e moderato dalla Dott.ssa Elda Viletto, Biologa Specialista in Scienza dell’Alimentazione che ha visto il susseguirsi degli interventi degli altri relatori:
- il Dott. Marco Bertolotto, Direttore Terapia del Dolore e Cure Palliative dell’ospedale Santa Corona di Savona;
- Il Dott. Nunzio Santalucia, di Firenze, Tossicologo e Socio fondatore dell’Associazione Canapa Terapeutica;
- Il Dott. Fabrizio Cinquini,di Pietra Santa Chirurgo Vascolare e uno dei primi medici che ha creduto nella cannabis terapeutica.
Dei tanti aspetti di cui si è trattato e che sono stati relazionati in modo chiaro ed esaustivo, alcuni ci paiono assolutamente degni di nota:
- In Italia, a differenza di molte altre nazioni, la legge per l’uso terapeutico dei cannabinoidi è realtà. Ora, è importante trovare medici che imparino ad utilizzarli visto che nelle università fino a qualche tempo fa non si prendeva neppure in considerazione questo tipo di terapia;
- le potenzialità terapeutiche della cannabis si espletano in modo mirabile se si assume il fitocomplesso preferendolo ai prodotti di sintesi questo a conferma che qui, come per ogni principio attivo presente in una pianta, l’insieme delle sostanze presenti collabori allo svolgimento delle funzioni;
- poichè la risposta alla cannabis è assolutamente soggettiva, questo è uno dei medicamenti che pone l’accento su come le terapie, anche quelle per contrastare il cancro, andrebbero studiate e dosate caso per caso. Il medico deve fare una proposta terapeutica che tenga presente l’unicità del paziente nel suo essere completo e non solo in rapporto alla sua fisicità;
- la medicina ufficiale dovrebbe cercare di mutare punto di vista: non più studiare le malattie ma effettuare serie ricerche sul mantenimento della salute.
Nel filmato che proponiamo la dissertazione del Dott. Cinquini proprio su quest’ultimo punto. Buona visione
Per maggiori informazioni: Biodistretto Filo di Luce in Canavese