Cari Amici, eccoci all’appuntamento con l’Elemento Fuoco, cui appartengono i Segni dell’Ariete, del Leone e del Sagittario.
Il Fuoco è elemento alchemico per eccellenza, la sua funzione, tra le altre, è quella di bruciare le scorie per lasciare solo le ceneri dell’essenziale, in un processo di Morte e Rinascita che ci rimanda al mito dell’Araba Fenice.
Opera del Maestro Ludovico De Luigi
Parole-chiave importati associate a questo Elemento sono: vitalità, intraprendenza, dinamismo, ottimismo, gioia di vivere, leadership.
Tutti gli appartenenti ai Segni di Fuoco sono tendenzialmente dei leader e manifestano, ovviamente in modo diverso, questa tendenza, come vedremo più avanti quando parleremo dei singoli Segni Zodiacali.
Il Fuoco è un Elemento importantissimo in un tema natale, in quanto ci porta anche l’idealismo, quello slancio verso l’alto, e quella gioia di vivere, senza la quale sarebbe difficile rialzarsi dopo eventuali accadimenti difficili o traumatici, che potrebbero, invece, portare all’apatia, alla stasi, alla rinuncia ed anche alla depressione.
Chi è caratterizzato dal Fuoco si rialza sempre dopo una “batosta”, ricomincia a credere e a sperare, torna ad abbracciare nuovi ideali…
Una parola chiave essenziale correlata a questo Elemento è anche “ENTUSIASMO”….l’etimologia di questa parola implica il concetto dell’essere nella divinità”, sentirsi naturalmente un Essere Divino ( come in effetti tutti siamo).
Quindi gli Arieti, i Leoni ed i Sagittari, o chi ha elementi importanti in questi Segni, tendono a vivere “alla grande”, come se la loro vita fosse un mito, e disdegnano la banalità e la mediocrità, si sentono potenti e creatori della propria esistenza, e si rialzano quindi con rinnovato entusiasmo dopo ogni caduta..
In amore il Fuoco è ovviamente appassionato ed ardente, incline a rapidi ed esplosivi innamoramenti, che tendono però a dissolversi facilmente, quando viene a mancare il senso della conquista, del nuovo…e si cade nella routine.
Una mancanza di Fuoco può, come ho detto prima, indurre una sorta di stato letargico, una scarsa passione per la vita ed eventuali tendenze alla depressione.
Un eccesso di Fuoco può invece indurre una individualità esasperata, una sorta di inflazione dell’ego, una attitudine al comando che può assumere aspetti prevaricanti, e la tendenza a “bruciare” gli altri, non rispettandone la sensibilità.
In questi casi il Fuoco può risultare invasivo, eccessivo, e difficilmente tollerato energeticamente da persone più moderate.
Ma può’ anche accadere che persone molto insicure ed “immobili” vengano infiammate dall’ardore di questo elemento e sollecitate a nuove imprese, che richiedono coraggio, intraprendenza ed entusiasmo.
Infine l’eccesso di Fuoco può comportare la combustione della propria riserva energetica, con crolli psicofisici improvvisi ed inaspettati.
Il giusto atteggiamento è, quindi, sempre quello della “via di mezzo”, un entusiasmo moderato dalla ragione, la giusta accortezza nel pianificare i propri piani d’azione. Chi è “Fuoco ” deve essere sempre in azione, mal sopporta l’inattività, partorisce continuamente idee e progetti, è spesso motivato da spinte idealistiche, ma ha bisogno di tutti gli altri Elementi, in particolare della terra, per radicare nella materia le sue mete appassionate.
Un caro saluto a voi tutti e…a presto!!
Giovanna Francesca Manzone
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