Felicità: cantano Al Bano e Romina Power…
era il lontano 1982 quando questo brano è stato eseguito al Festival di Sanremo e proprio sul palco dell’Ariston un Al Bano emozionatissimo incrocia lo sguardo di Romina e dimentica le parole!
Eh già, la Felicità fa anche questo perché, quando ami profondamente un altro essere umano e lo guardi intensamente negli occhi, le parole perdono di senso e la comunicazione avviene per altre vie, molto più sottili ed immediate.
Forse a causa dell’orecchiabilità della musica che ti porta a canticchiare o a fischiettare questa canzone, ai più, il testo è passato inosservato. Avete mai dato uno sguardo attento al testo di questa canzone? Ad una prima lettura potrebbe sembrare un’accozzaglia di sentimentalismi inutili ma, se approfondiamo l’analisi, possiamo renderci conto dell’assoluta validità del messaggio che questo testo vuole comunicare.
L’amore rende la vita viva al punto che le piccole cose, quelle che sembrano senza grossa importanza, fatte dalla persona che amiamo diventano fonte di Felicità; non importa cos’hai in tavola perché basta un panino ed un bicchiere di vino per essere felice se con te c’è chi ami così come basta una telefonata inattesa dell’amato o un biglietto pieno di cuori per essere felici e farti cantare:
Senti nell’aria c’è già, un raggio di sole più caldo che va
come un sorriso che sa di felicità.
Ma la vita è movimento ed i rapporti d’amore, per quanto intensi e profondi, possono incappare in piccole o grandi crisi che, comunque, devono essere superate e proprio nel superamento della crisi si manifesta la vera sostanza del rapporto: se i sentimenti sono profondi e duraturi, gli amanti (intesi come due che si amano), si incoraggiano e si sostengono a vicenda, prospettando per loro e per il loro rapporto un Ci sarà.
Proprio Ci sarà è il brano che Al Bano e Romina Power presentano al Festival di Sanremo nel 1984. Anche in questa esibizione come in quella del 1982, lui elegante in abito nero, lei bellissima in un altro vestito bianco; sono belli, eleganti e confortanti e ricordano un poco la consueta decorazione delle torte nunziali con la rappresentazione degli sposi che tenendosi per mano vanno incontro al loro futuro. Vederli insieme sul palco è un po’ come vedere la seconda puntata di una favola e ti fa sperare che la favola finisca con un bellissimo ‘..e vissero felici e contenti!”.
Dopo un oggi che non va, dopo tanta vanità
e nessuno che ti dà niente per niente.
Dopo tutto il male che c’è nel mondo intorno a te,
com’è bello ritrovarti accanto a me.
Devi crederci
Ci sarà, una storia d’amore ed un mondo migliore.
Ci sarà, un azzurro più intenso in un cielo più immenso.
Anche nelle più belle favole, però, arrivano i momenti bui e drammatici in cui i protagonisti devono confrontarsi con il dolore di eventi negativi e nefasti che il fato gli pone davanti e loro, i nostri eroi, quelli che abbiamo sempre sentito come la rappresentazione di una bella e gratificante storia d’amore, non fanno certo eccezione.
La tristezza degli eventi che hanno dovuto affrontare, il dolore, lo sconforto, la rabbia, la delusione. Sembrava una favola tramutatasi in tragedia e, a dire il vero, la tragedia c’è stata.
Anni di incomprensioni, liti, separazioni con ognuno dei due che ha cercato la propria personalissima strada per superare il dolore e noi lì a rimuginare su quanto la vita possa sembrare crudele anche se sappiamo che ognuno di noi, prima o poi, dovrà affrontare periodi ed eventi neri per poter progredire nella propria evoluzione individuale.
Ci sentivamo derubati della speranza di una vita felice perché neppure loro, Al Bano e Romina, così tanto innamorati, belli, ricchi e famosi, avessero potuto rammentarci che, anche se con vantaggio minimo, è il bene che vince sempre sul male.
Ma la vita è vincente e, quando ormai avevamo perso le speranze, ecco che i nostri eroi si ritrovano e ricominciano ad esibirsi insieme!
Di chiacchiere ne sono state fatte tante ed i pettegolezzi malvagi hanno insinuato che dietro a questa riunione artistica ci fossero interessi che nulla avevano a che fare con la favola del loro amore. Può essere che le maldicenze fossero reali ma a noi poco importa perché andando alla sostanza del fatto, il messaggio che passa è che quando l’amore vero c’è o c’è stato lascia sempre un segno indelebile.
Il grande amore che ha unito in gioventù, e per molti anni, Al Bano e Romina è stato tanto forte da rimanere comunque vivo nei loro cuori al punto che, nonostante tutto e al di là delle motivazioni materiali, gli ha permesso di ritrovarsi a cantare insieme.
Può essere che, nella vita reale, i due non tornino a ricomporre la loro unione ma il buon finale, al momento, è salvo perché, sulla spinta del grande sentimento che li ha uniti, hanno saputo reagire alla negatività e si sono ritrovati a cantare insieme che ‘ …senti nell’aria c’è già, la nostra canzone nell’aria che và!” e che “Ci sarà, un azzurro più intenso ed un cielo più immenso ed un mondo più umano per dirsi ti amo”.
L’amore di coppia si trasforma in un amore più universale ed ognuno dei due può finalmente tornare ad essere se stesso andando incontro ai loro giorni con il sorriso e, quindi, dando il giusto finale alla favola: “…e vissero tutti felici e contenti.”.
Quando il 10 febbraio prossimo, nella serata iniziale del Festival di Sanremo 2015, Al Bano e Romina torneranno come ospiti sul palco dell’Ariston ad aprire la Kermesse canore con una miscellanea, per gli anglofoni medley, dei loro brani, non derubrichiamo il momento come una triste e melensa riproposizione di cose passate ma cerchiamo di ritrovare il sorriso nel vederli cantare nuovamente insieme a dimostrazione che, quando l’amore agisce, il sorriso torna sempre ad illuminare il nostro viso.