Sinergie armoniche inaspettate: la chitarra di Maurizio Brunod

Le sinergie armoniche inaspettate cui mi riferisco sono quelle bellissime sorprese che la vita ti offre quando meno te lo aspetti, in questo caso l’incontro con la musica, la chitarra, l’arte di Maurizio Brunod.

Immaginate un incontro con una persona sconosciuta, nato da un interesse comune che nulla ha che vedere con l’arte, con la musica, con il variopinto vastissimo mondo delle note… poi, in un colpo d’occhio, vedi un fodero di chitarra, tenuto bene ma molto vissuto; ti viene subito la voglia di saperne di più sul suo contenuto e sul suo utilizzatore.

Anche se l’incontro verte su altro, dopo aver esaurito il tema per cui ci si è dati l’appuntamento, quasi a tua insaputa, dal cuore, ti spunta sulle labbra la domanda: ‘chitarra, Lei suona?’ ed ecco che si apre un mondo di fiaba fatto di racconti e di passione.

Poi, l’ospite, ti accompagna cortesemente all’uscita e, aprendo la porta, un magnifico tramonto invernale ti investe in tutta la sua magnificenza e mentre godi del momento e di una vista splendida, il tuo ormai amico ti sporge un suo CD e ti suggerisce, visto che ti piace la musica, di ascoltarlo.

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Arrivi a casa e, nel dopo cena in cui stai cercando di rilassarti un po’ dopo una giornata d’intenso lavoro, decidi di dedicarti all’ascolto di quel CD per curiosità, per amore della musica e perché hai ancora impressi in te la vivacità e la passione di uno sguardo profondo e sognante.

Nell’ascolto la musica di Maurizio ti avvolge, calda e suadente, e tu chiudi gli occhi e ti perdi nel seguire il suono che diventa per te un bellissimo cavallo bianco da cavalcare per addentrarsi sempre più nel vuoto del rilassamento.

Quando la musica termina ti senti come se avessi fatto un bagno rigenerante in un elisir di lunga vita. Sei calmo, riposato, presente a te stesso ed al mondo che ti circonda e ti rammarichi che il CD sia già finito così, giusto per gustartelo ancora un po’, lo fai ripartire e ti ricordi i discorsi fatti, sull’uscio, immersi in quei colori indescrivibili e comprendi.

Brunod_300Ricordi, ad esempio, che Maurizio ti ha detto che anche lui accorda lo strumento a 432hz e non per tutti i motivi che già più volte abbiamo descritto qui sul Free Life Magazine ma, semplicemente, perché ‘i legni’ risuonano meglio! Ecco la profondità e la lungimiranza dell’orecchio di chi è nato per la musica: fare buona musica e farla bene.

Ricordi che ti ha parlato di grandi musicisti compagni di viaggio in tournée in Italia ed all’estero, di concerti proposti e richiesti a gran voce e ricordi anche che queste cose le ha dette con l’umiltà e la saggezza di chi non è ostinatamente orgoglioso di ciò che fa ma è felice e ringrazia il Cielo di poter fare ciò che vuole, con tutta la sua arte, espressione autentica di un’anima sensibile.

Non è pensabile che sia giunto a tanto senza anni di studio e di sacrificio in cui affinare una tecnica che non diventa puro virtuosismo ma diviene immancabile supporto per una espressione artistica unica come unico è chi la esprime.

Ascoltando le note di questo CD non si sente solo buona musica ma si viene investiti da una ventata di pura passione, di armonia, di serenità e di leggerezza dell’essere.

Per conoscere meglio Maurizio accedi al suo sito

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