La magia del lago a Piverone

‘ Alla ricerca della Felicita ‘ – 11 settembre a Piverone

 La magia del lago

Una giornata indimenticabile in un paesaggio unico

Domenica 11 settembre, dalle 15,30, Beniamino continuerà il suo viaggio ‘Alla ricerca della Felicita‘ cercando di far emergere la magia del lago a Piverone, luogo incantevole che grazie alla sua bellezza, sia nella parte alta, sia nella parte in riva al Lago, suscita emozioni riposanti e ristoratrici dell’anima.

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L’acqua del Lago, così circoscritta e calma, ci riporta ad una ricerca interiore di pace e di serenità; l’acqua, da sempre considerata simbolo dell’inconscio, ha il potere di dissetare e ripulire non solo fisicamente ma anche spiritualmente. Se poi, come in questo caso, si riesce ad elevarsi al di sopra e ad avere uno sguardo d’insieme allargato, c’è la reale possibilità che in noi si verifichi un bellissimo dialogo interno che mette in comunicazione spirito e cuore, tacitando la mente razionale ed ecco la magia del ritrovare in sé stessi la propria essenza.

Davide Motto, direttore artistico dell’evento, così racconta l’evento La magia del Lago:

“Il nostro simpatico Beniamino, sempre in procinto di partire per il nuovo mondo, fa tappa a Piverone. Si partirà dalle sponde del lago con la sua magia e la sua particolare ed unica vegetazione, per poi raggiungere il centro abitato per immergersi in un luogo senza tempo accolti dal gruppo storico locale, dalla banda e dagli sbandieratori. Sarà come entrare in un’altra epoca, fare un salto nel passato, per concludere il viaggio nel museo agricolo etnografico “la Steiva” accolti, come sempre, da un assaggio di bontà enogastronomiche locali. Un viaggio magico che costringerà ancora una volta il nostro Beniamino a ritardare la sua partenza”.

ARBORE DI PEUERO

ARBORE DI PEUERO

 

In una gradevolissima chiacchierata con la Sig.ra Elena Baratto, Consigliere comunale ed il Prof. Pier Luigi Ollearo, mi si fa notare che, parlando di Piverone, non ci si può certo dimenticare di essere sulla Via Francigena e, a parte la bellezza dell’antico ricetto, non è possibile non menzionare almeno due dei tanti luoghi storici di culto che si trovano nel territorio di questo antico e fiero comune.

La prima è la Chiesa di San Pietro in Sugliaco detta ‘El Gesion” che è sicuramente la chiesa più antica e più famosa delle Serra; questo edificio viene datato intorno all’inizio dell’XI° secolo, ma, dall’evidenza di alcune caratteristiche di costruzione, potrebbe essere di epoca decisamente antecedente che riporta all’età bizantina.

La seconda campeggia in tutta la sua bellezza nella piazza del Lido di Anzasco e sarà visibile proprio all’inizio dell’evento di domenica 11 settembre. E’ una Chiesa databile intorno al x° secolo ed è dedicata a “Santa Maria de Ursacio” (S. Maria delle Grazie). Al suo interno conserva l’antica statua lignea della Madonna con Bambino che la leggenda narra sia arrivata galleggiando sulle acque. La chiesetta è stata ristrutturata nel 1700, forse grazie ad un editto a firma del Duca Vittorio Amedeo II di Savoia che dichiarava il giorno 8 settembre, ricorrenza della Natività della Madonna, giorno di festa in ringraziamento per la vittoria contro i Francesi e, da centinaia di anni, in questa ricorrenza, sul prato adiacente la Chiesa, si organizza la ‘Festa campestre della Madonna di settembre’.

A proposito della magia del Lago, suggestiva la leggenda che vorrebbe questa Chiesa divisa dal paese di cui faceva parte, San Martino, che sarebbe ubicato dormiente sul fondo del lago e che sia stato sommerso da un diluvio provocato a causa della malvagità dei propri abitanti mentre, un’altra leggenda si riferisce alla Regina Ypa di cui abbiamo parlato in occasione dell’evento di Mazzè anche se, in effetti le tempistiche non tornano.

STAMPI DI PIVERONE

Dell’epoca che risale a circa 3000 anni or sono c’è stato il ritrovamento di uno stampo multiplo di pietra ollare per fondere delle spade di bronzo. Il reperto è stato recuperato dalla Missione Archeologica Subacquea di Viverone diretta dal Prof. Luigi Fozzati ed ora si trova al Museo di Antichità di Torino.

Interessante è la derivazione del nome: Piverone, infatti, molto probabilmente, deriva dal nome di un condottiero romano che vi si stabilì. Tale condottiero era dotato di un carattere forte e vivace e venne soprannominato ‘Pipero’ (Pepato) e la sua dimora , Villa Piperonis ora introvabile, anche se, in regione Badia sono stati trovati resti di una villa romana. Questo racconto riesce a spiegare il motivo della presenza di un Arbore di Peuero (albero di pepe) in uno stemma riportato nel Catasto del 1770 e simbolo della Communità di Peuerone da cui, appunto, Piverone.

Allora, in onore del nome del luogo che ci ospiterà, collaboriamo tutti affinché Alla ricerca della Felicità sia anche un po’ pepata!

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