La quadratura del Circo è una mostra collettiva che è stata inaugurata il 9 luglio e visitabile fino al 30 luglio e che riunisce 18 artisti provenienti da molti luoghi diversi ma con lo stesso intento: far quadrare la loro idea di quadratura del circo ed imprimerla nella loro opera per comunicarla a più persone possibile.
Quadrare il cerchio in via definitiva, com’è risaputo, è impossibile ma si può, con una ricerca continua di equilibrio, cercare di armonizzare le due forme.
Il cerchio è il simbolo spirituale della vita e, in alcune tradizioni, della sua continua evoluzione sa una vita all’altra. Il Quadrato è il simbolo della vita materiale, della vita terrena. Ciò che possiamo e, a dire il vero, dovremmo fare, sarebbe iscrivere il quadrato nel cerchio ricordando che nel centro del quadrato c’è un’altro cerchio che siamo noi in forma animica.
Dalla continua tensione alla ricerca dell’equilibrio tra la materialità e la spiritualità della vita si tenta di raggiungere la perfezione ovvero la quadratura del cerchio.
Il tema ‘La quadratura del circo’ è facilmente spiegabile: la mostra è in contemporanea al XV° Festival internazionale Sul filo del Circo Contemporaneo in svolgimento a Grugliasco (TO) nell’ambientazione splendida del Parco Culturale Le Serre.
La quadratura del circo, forse, consiste nel far stare in equilibrio le sue molte componenti ma, soprattutto, vuol dire, per me, trovare la giusta sintonia tra la sua materialità, i numeri dei suoi artisti, con l’idea di sogno e di meraviglia che il circo da sempre evoca.
L’arte circense è una difficoltosa e faticosa via per indurre gli spettatori a credere nel sogno, a vedere ciò che non si vede, a sentire forte il richiamo all’armonia del gesto che non può esistere senza l’armonia interna di chi lo compie.
Per gli artisti che hanno aderito alla collettiva, la quadratura del circo è quindi la possibilità di esprimere attraverso le opere realizzate la loro personale idea di equilibrio e di sogno. E’ il cercare cosa del circo ha segnato profondamente il loro animo.
Alcuni degli artisti hanno addirittura superato lo spazio ristretto del tendone per intendere con la parola circo, il grande circo della vita.
Le 18 opere esposte, 15 quadri e tre installazioni, offrono al visitatore l’opportunità di un percorso che oltre a stupirlo favorevolmente con le interpretazioni del tema che gli artisti hanno impresso nei loro lavori, diventa anche un percorso molto soggettivo alla propria ‘quadratura del circo’.
Una mostra da non perdere… siete ancora in tempo e, dopo la mostra, tutti al circo!
Per saperne di più visita il sito di ArteRes di Ivano Bardini che ha ideato ed allestito la mostra