Non solo Barocco a Strambino

‘ Alla ricerca della Felicita ‘ – 25 settembre a Strambino

 Non solo barocco

Un pomeriggio all’insegna della sorpresa e delle curiosità

Domenica 25 settembre, dalle 15,30 Beniamino continuerà il suo viaggio ‘ Alla ricerca della Felicita ‘ a Strambino, dove potrà ammirare tanta bellezza e tante curiosità.

E’ risaputo che di un luogo, in genere, si conoscono i simboli ma rimangono sconosciute tante altre bellezze fino a quando non si crea l’occasione per conoscerle. Così, quando si pensa a Torino, viene subito alla mente la Mole Antonelliana, suo simbolo per antonomasia ma molto altro ha in serbo per il visitatore  il nostro splendido capoluogo.

STRAMBINO_MIX

Strambino, a livello di sorprese, non è certo parsimonioso come ci confermano le parole di Davide Motto, direttore artistico dell’evento:

“Chi mai avrebbe potuto immaginare tanto splendore nel paese di Strambino? Il viaggio di Beniamino verso la felicità è costellato di meravigliose scoperte. Una delle chiese barocche più belle del Piemonte a far da cornice ad angoli incantati e a castelli che recano traccia visibile di antiche vestigia. Il tutto condito con storie e personaggi canavesani, le azioni del gruppo storico “Cà Granda”, un conclusivo assaggio di prodotti tipici e la possibilità di visitare la Mostra Mercato di artigianato, hobbistica e collezionismo”.

La Chiesa cui si riferisce è sicuramente la Chiesa Parrocchiale dei Santi Michele ecastello_strambino (3) Solutore, splendido esempio d’arte barocca, dichiarata dal F.A.I. Monumento Nazionale. La chiesa, è stata edificata per sostituire la chiesa parrocchiale di regione Tomboletto che si trovava fuori dall’abitato e circondata dall’antico cimitero e che era in cattivo stato di conservazione al punto che la sua ristrutturazione venne ritenuta troppo dispendiosa. Si procedette quindi alla realizzazione della nuova chiesa su progetto dell’ing. Carlo Andrea Rana, per meriti acquisiti riconosciuto regio architetto civile e militare e tenuto in grande considerazione da Vittorio Amedeo III. La prima pietra della nuova chiesa fu posta in opera il 31 maggio 1974, i lavori finirono nel 1781 con il collaudo dell’edificio che verrà poi consacrato solo nel 1842.

Ma, come detto nel titolo, Strambino non è solo Barocco! Grazie al racconto ed alla documentazione fornita dall’attuale Vice-Sindaco Sig. Gianni Ciocchetto, apprendiamo che a comporre il Castello di Strambino concorrono ben tre corpi di fabbrica di epoca diversa!

Il primo è il Castello ‘Arduinico’, databile intorno al secolo XI, di proprietà dei San Martino dei Conti Canavesani, di cui rimangono imponenti rovine che ancora rendono chiara la pianta rettangolare e la ricchezza degli interni dotati di molti camini e di soffitti a cassettone. Questo castello è menzionato in atti ufficiali del 1161 come importante rocca difensiva dagli attacchi del Comune di Vercelli e per tutto il 1300 fu teatro delle lotte intestine tra i Signori del luogo, i Conti del Canavese, i San Martino ed i Valperga. Nell’agosto del 1386, a seguito della rivolta di popolo contro l’aristocrazia, il castello viene assaltato dai Tuchini subendo danni e devastazioni gravi a tal punto da indurre i proprietari a costruire un nuovo edificio lasciando l’antico castello arduinico all’abbandono.

Questo secondo Castello viene edificato a sud del vecchio castello da cui è diviso da una corte interna acciottolata ed è definito ‘Gotico’ per via del richiamo a tale stile dovuto alla decorazione delle porte e delle finestre e ad una fascia in cotto che corre a metà altezza sulla facciata meridionale. E’ un edificio molo bello e ricco ed è stato testimone di molta storia locale fino al XVII secolo epoca in cui i Conti di San Martino decisero l’edificazione di altri corpi di fabbrica a sud dei castelli medioevali.

Queste ville residenziali sorgono su preesistenti opere difensive degli antichi castelli poggiandosi su possenti muraglioni di cinta fortificati ed inglobano parchi e giardini. Strambino_Parrocchiale_Santi_Michele_Solutore (2)La datazione degli edifici è confermata dalla decorazione di una finestra del corpo centrale che riporta la data 1687.

L’unicità del Castello di Strambino è da ricercare proprio nel valore compositivo dell’intero complesso e dal fatto che, unico nel suo genere, rimane l’unico esempio in Canavese, di proprietà tramandata di padre in figlio dall’illustre famiglia San Martino dei Conti Canavesani.

Molti altri sono gli edifici di valore storico culturale che formano il patrimonio di Strambino che, forte della sua lunghissima storia e dei suoi tanti pregi, accoglierà i visitatori con la gioia di poterli stupire con le sue tante bellezze.

Come ricordato da Davide Motto, però, oltre alla visita delle tante bellezze storiche ed artistiche, in questo evento Alla ricerca della Felicita ci sarà anche l’occasione per poter  girovagare tra le bancarelle della 18^ Mostra Mercato di artigianato, hobbistica e collezionismo che, come ormai tradizione, si svolgerà per le vie del Paese e proporrà moltissimi oggetti dai più utili ai più curiosi per soddisfare i gusti dei tanti visitatori.

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